Il primo comma dell’art. 1 della Costituzione Italiana recita:” L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Ma ci siamo mai interrogati cu che cosa significa lavoro?
Ripercorrendo l’evoluzione di questo termine nella storia scopriremo come è cambiato il modo di concepire il lavoro e come i numeri possono aiutarci nella scelta consapevole della professione e nel raggiungimento del successo.
Il lavoro nella storia
La parola lavoro etimologicamente deriva dal latino labor col significato di “fatica, sforzo, pena, travaglio, dolore” che insieme alle voci laborare e laboratio si rifanno al verbo labare letteralmente “vacillare sotto un peso”.
Lavoro in greco è reso dalla parola πόνος (ponos) con il significato di affannarsi, faticare, da cui derivano anche i termini penia, povertà, indigenza, penuria.
Anche nelle moderne lingue europee, come il francese travail, travailler, lo spagnolo trabajo e persino il tedesco arbeit, hanno lo stesso significato negativo di peso e sofferenza, qualcosa di estremamente legato alla brutalità della fatica fisica.
Con la Rivoluzione industriale, si forma un gran numero di lavoratori liberi da rapporti di dipendenza personale e quindi finalmente in grado di disporre di sé.
In seguito l’avvento delle politiche sociali a tutela dei lavoratori, e la nascita dei cosiddetti “colletti bianchi” impiegati nel settore terziario, legati quindi a un lavoro non manuale, daranno il via all’evoluzione del concetto di lavoro come lo conosciamo oggi.
Qual è il nostro talento?
Per essere soddisfatti del proprio lavoro è necessario attivarsi verso la ricerca di un’attività che sia in grado di soddisfare la voglia di crescita e la capacità di consapevolezza. Perché questo avvenga risulta essenziale esplorare e comprendere quali sono le nostre inclinazioni e talenti.
Ripiegare su professioni distanti dalle proprie competenze, solo perché il mercato del lavoro non è in grado di generare spazi e occasioni per accogliere, valorizzare e far crescere talenti e potenziali umani, non è performante per noi stessi.
Qui si evince un nuovo movimento verso la realizzazione del proprio sé interiore, attraverso la conoscenza, la consapevolezza, coscienza. Tutto ciò avviene attraverso la conoscenza di se stessi.
La conoscenza di sé
Sul frontone del tempio di Apollo a Delfi era inciso “Conosci te stesso”.
Lo studio della scienza dei numeri e della geometria porta verso questa conoscenza, dove il passato e il futuro si fondono per creare un eterno presente.
I numeri di ognuno di noi non sono altro che da interpretare e le discipline numerologiche sono lo strumento per individuare la professione più adatta in linea con i nostri talenti, bisogni e attitudini.
Se tutti cercassimo il benessere interiore, anche attraverso un lavoro che ci renda felici e che esprima le nostre capacità, probabilmente cambierebbe anche il primo articolo della Costituzione Italiana: “L’Italia è un luogo fondato sull’amore, sulla pace, e sull’armonia”.